Campo a 9 buche inaugurato nel 1992.
Terreno: Leggermente collinoso con ostacoli d'acqua
Grado di difficoltà: Sportivo / Media difficoltà
Tee | Par | CR | Slope | Lunghezza |
---|---|---|---|---|
Giallo (Signori) | 70 | 70.2 | 129 | 5693 m |
Rosso (Signore) | 70 | 71.4 | 129 | 5013 m |
Driving range (9 postazioni, di cui 2 coperte)
Putting green
1
2
3
4
5
6
7
8
9
La Buca Uno è la più difficile del percorso, sia per la sua lunghezza, sia per il green molto ondulato e sopraelevato rispetto al fairway e quindi esposto al vento che dal fairway potrebbe non essere avvertito.
Sul primo colpo dal tee il drive è d'obbligo. Si deve stare attenti sulla destra perché la stradina che segue quasi tutta la buca è fuori limite, mentre a sinistra ci sono gruppi di alberi adolescenti che potrebbero impedire di fare il secondo colpo al green. Se non si sta nel proprio fairway, meglio stare sul fairway della buca Quattro che scende a sinistra.
Nell'effettuare il secondo colpo si deve fare attenzione alla posizione dell'asta perché tra l'inizio e la fine del green c'è un ferro di differenza.
Meglio non stare corti per via del bunker a protezione e del possibile vento contrario in agguato. Preferibilmente tirare a sinistra, perchè la parte destra ha un versante con notevole dislivello.
Par 4 corto e caratterizzato dalla presenza di 2 biotopi. Il primo biotopo è frontale al tee di partenza ma facilmente superabile dai battitori, il secondo biotopo è a 220 metri dal tee di partenza diritto e sulla sinistra. Inoltre, sulla destra c'è il fuori limite.
La buca non e dritta ma fa un leggero dog-leg a destra con il green sopraelevato con una collina che circonda tutto il retro del green che facilita il rientro delle palline che cadono lunghe (ma non a rotolo).
Si consiglia di partire con il legno tre o addirittura ferro 3 in modo da avere un colpo solido dai 100 metri al green.
Fate attenzione al terreno quando è umido (è tra due biotopi), che potrebbe causare quel brutto colpo chiamato flappa.
Il green è difficile, con pendenze da studiare attentamente.
Anche se sulla carta sembra molto corta e facilmente raggiungibile col primo colpo, sconsiglio vivamente di provare a tirare direttamente al green, per il semplice fatto che è molto piccolo ed e impossibile fermarvi la palla. In più il biotopo che protegge il green e bello grande: o si va oltre, o si finisce in acqua.
Ricordo che nei biotopi del Tesino (segnalati da paletto rosso con punta verde) non si può entrare per tirare la palla: va droppata da fuori, senza eccezioni.
Buca bella ma piena di insidie. Infatti il primo colpo deve essere di piazzamento, tale da portarsi a 100 metri dal green. In base alla potenza del giocatore, può variare dal ferro 8 al ferro 5.
Quegli ultimi 100 metri saranno dal basso verso l'alto, con le difficoltà di rito, per cui corto torni indietro o finisci nel bunker, lungo puoi finire anche molto oltre il green.
Il quale green invece è abbastanza facile.
È il par 4 più lungo del percorso, con partenza panoramica che invita al gran colpo. A 70 dal green c'è un laghetto (non è un biotopo) che può dare fastidio solo sul secondo colpo.
Come per la buca uno, il drive è d'obbligo soprattutto se si vuole usare un ferro al di sotto del 5 per fare il secondo colpo. Dal tee di partenza fare attenzione alla destra del fairway per la presenza di 4 bunker collocati a caduta pallina secondo le varie potenze.
Fare attenzione al fairway a ridosso del green che dopo tanti giorni di pioggia potrebbe avere il terreno morbido e irregolare.
Unico par 5 del percorso, non è molto lungo ma con fairway tutto in pendenza sinistra-destra, dog-leg a sinistra, con salita finale a ridosso del green.
Dal tee di partenza fare attenzione a un bunker nuovo, creato quest'anno, posizionato a 230 metri dai battitori sulla destra del fairway.
Il fairway è spazioso e ha una media pendenza da sinistra a destra per quasi tutta la buca. Dopo aver effettuato il drive di partenza si può decidere se accorciare la buca tagliando la curva che a sinistra porta al green, nel qual caso fare molta attenzione a passare il rough, che di solito è molto alto al punto da non far trovare la pallina. Per giocare in modo intelligente, tirare un ferro nella direzione del centro fairway in modo da avere un terzo colpo da 100 metri in salita.
Il green è protetto da 2 bunker frontali. Quello sulla sinistra è stato costruito per impedire di prendere il green in 2 colpi, mentre quello a destra serve per creare qualche difficoltà ai giocatori che giocano la buca in tutta tranquillità.
Dietro al green ce una forte discesa che può dare anche molti problemi nel recupero. Il green è grande, irregolare e pendente, al punto da facilitare l'effetto «upsandowns» (saliscendi).
Primo par tre del percorso con green protetto da bunker frontale ed uno sulla sinistra, più in basso.
Sulla carta sembra facilissimo, ma il minimo errore lo si può pagare col bogey o addirittura doppio bogey.
L'importante è tenere sempre conto che il vento può influire molto sul primo colpo, quindi verificarne la direzione e la forza.
Sulla sinistra del green vi è una forte discesa che porta a un rough pesante. Sulla destra invece c'è una pendenza che invita il rientro della pallina.
Il green è abbastanza facile.
Par 4 corto con out sulla sinistra che segue tutta la buca fino a dietro il green. Per motivi di sicurezza, prima di partire accertarsi che la luce intermittente sia spenta e, prima di lasciare il tee, accendere la luce intermittente.
La buca è diritta ma per un giocatore di forza regolare il secondo colpo è cieco, perché la discesa comincia solo a 100 metri dal green.
Molti giocatori forti tentano di tirare in green col primo colpo, sfruttando la discesa che porta al green ma i bunker che proteggono in green possono dare problemi. Inoltre, chi vuole tirare al green deve accertarsi che sia libero.
Io consiglio di giocare un ibrido o un ferro 3 per posizionare a palla prima della discesa che conduce al green, per avere così uno stance in piano e poter fare un colpo solido da 100 metri.
Il green è molto grande, è uno dei più veloci del percorso, ha pendenze anche non facilmente leggibili. Per questo consigliamo di prestare attenzione all'approccio più che al putt.
È la buca più tecnica del percorso caratterizzata dalla doppia partenza. Nel primo giro il tee-shot è sopraelevato e più vicino all'out che, sulla sinistra segue la buca fino a 50 metri dal green; nel secondo giro il tee-shot e più avanzato di prima, non è rialzato e la visuale del fairway è più centrale.
La buca ha una partenza cieca, con un leggerissimo dog-leg sulla sinistra, con una leggera salita seguita da una leggera discesa ai 150 metri dal green. Il green ha la forma di goccia e rende difficile stoppare la palla in bandiera.
L'unico bunker è a destra del green ed facile finirci dentro, sia perché non lo si vede, sia perché la collinetta davanti al green tende a fare rimbalzare la palla a destra. Nel primo giro consiglio di posizionarsi a sinistra dei battitori e usare un legno tre per mirare al centro fairway. Cercare di non aprire il colpo per evitare i rough molto fitto e alto che c'è sul versante destro.
Nel secondo giro invece si può partire con il drive perché la posizione del tee di partenza è più favorevole e lo permette.
Par 3 finale, che parte da una collina per arrivare alla clubhouse.
Il green è tondo con una leggera pendenza verso la sinistra, cinque bunker lo proteggono, dei quali quello sulla parte frontale destra è molto profondo e non visibile dal tee, giustamente messo lì per impedire alle palline di rotolare comodamente in green.
Gli altri tre bunker sulla parte frontale di sinistra sono visibili, ma non per questo inevitabili. L'ultimo bunker è posizionato dietro al green ed è facile finirci dentro se l'asta è posizionata nella parte a sinistra del green.
Si consiglia di mirare nel centro green con un ferro 8 o 7 a seconda del vento che a quell'altezza può influire molto.
Anche se sulla carta sembra molto corta e facilmente raggiungibile col primo colpo, sconsiglio vivamente di provare a tirare direttamente al green, per il semplice fatto che è molto piccolo ed e impossibile fermarvi la palla. In più il biotopo che protegge il green e bello grande: o si va oltre, o si finisce in acqua.
Unico par 5 del percorso, non è molto lungo ma con fairway tutto in pendenza sinistra-destra, dog-leg a sinistra, con salita finale a ridosso del green.
Dal tee di partenza fare attenzione a un bunker nuovo, creato quest'anno, posizionato a 230 metri dai battitori sulla destra del fairway.
È la buca più tecnica del percorso caratterizzata dalla doppia partenza. Nel primo giro il tee-shot è sopraelevato e più vicino all'out che, sulla sinistra segue la buca fino a 50 metri dal green; nel secondo giro il tee-shot e più avanzato di prima, non è rialzato e la visuale del fairway è più centrale.
Par 3 finale, che parte da una collina per arrivare alla clubhouse.
Il green è tondo con una leggera pendenza verso la sinistra, cinque bunker lo proteggono, dei quali quello sulla parte frontale destra è molto profondo e non visibile dal tee, giustamente messo lì per impedire alle palline di rotolare comodamente in green.
Altitudine: 850 slm
Bar e ristorante
Stagione: da Aprile a inizio Novembre
Giorno di chiusura: Lunedì (da Giugno a Settembre aperto tutti i giorni)
Per Sabato, Domenica e Festivi occorre una prenotazione.
Clubhouse
Spogliatoio ospiti
Parco giochi per bambini
Sistema di ricarica per trolley ospiti
Carte di credito accettate
Bar
Snack bar / Ristorante
Cart elettrici a noleggio